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RASD e requisiti statutari: cosa devono fare ASD e SSD entro il 31 agosto 2025

  • Immagine del redattore: segreteria asiabruzzo
    segreteria asiabruzzo
  • 19 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

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Introduzione


Entro il 31 agosto 2025, tutte le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD) dovranno effettuare una verifica puntuale dei propri dati. Questo adempimento non è solo una formalità, ma rappresenta un momento cruciale per mantenere in vita lo status giuridico e fiscale che consente alle realtà sportive dilettantistiche di beneficiare di agevolazioni e semplificazioni previste dalla legge.


Perché è importante questa verifica?


 Il Registro RASD, istituito con il Decreto Legislativo 39/2021 e gestito da Sport e Salute S.p.A. per conto del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio, rappresenta oggi l’unico strumento ufficiale di riconoscimento delle ASD e SSD a livello nazionale. L’iscrizione a questo Registro certifica la natura dilettantistica dell’ente e costituisce il prerequisito per accedere a numerosi benefici fiscali, contributivi e amministrativi.


Il controllo triennale: scadenza del 31 agosto 2025


Con fine mese si conclude il primo triennio di operatività del RASD. Entro questa data, tutte le ASD e SSD dovranno accedere alla propria posizione sul Registro e verificare:

  1. La correttezza dei dati anagrafici e identificativi dell’ente

  2. La conformità dello statuto ai dettami del D.Lgs. 36/2021 e del Regolamento del RASD

  3. L’attività sportiva effettivamente svolta

  4. Gli aggiornamenti relativi agli organi sociali, alla sede legale e alle strutture operative

  5. I documenti e le dichiarazioni caricate in piattaforma, con particolare attenzione a statuto, atto costitutivo e verbali

Il ruolo fondamentale dello statutoLo statuto è il cuore dell’identità giuridica dell’ente sportivo. Ai sensi della Legge 289/2002 e dell’art. 148 del TUIR, affinché un’associazione o società sportiva possa usufruire del regime fiscale agevolato, è necessario che il proprio statuto contenga determinate clausole obbligatorie:

  • Assenza di scopo di lucro

  • Divieto di distribuzione, anche indiretta, di utili

  • Obbligo di reinvestimento degli avanzi di gestione

  • Democraticità della struttura associativa

  • Gratuità delle cariche sociali

  • Regole chiare per l’ammissione, i diritti e i doveri dei soci

  • Previsione dello svolgimento dell’attività sportiva come fine istituzionale

Nel caso delle SSD, pur essendo soggetti dotati di personalità giuridica di tipo societario, la normativa impone comunque l’inserimento nello statuto di precisi vincoli che garantiscano la non lucratività e l’effettivo perseguimento dello scopo sportivo dilettantistico.


RASD e requisiti oggettivi


L’iscrizione al Registro non è solo un fatto formale. Essa dipende dal rispetto di precisi requisiti oggettivi, tra cui proprio la conformità statutaria. Se lo statuto è carente, superato o non aggiornato secondo la normativa vigente, l’ente rischia:

  • la cancellazione dal Registro;

  • la perdita del riconoscimento della natura dilettantistica;

  • la decadenza dalle agevolazioni fiscali e contributive.

Il RASD, quindi non è un mero elenco, ma uno strumento di controllo continuo. Chi non si adegua rischia di trovarsi improvvisamente fuori dalle regole.


Come fare la verifica entro agosto 2025


 Ogni ASD o SSD deve:

  • accedere alla piattaforma del RASD con SPID del legale rappresentante;

  • controllare la scheda anagrafica e verificare che tutti i dati siano aggiornati;

  • caricare eventuali nuovi documenti o integrazioni (es. nuovo statuto approvato);

  • rivolgersi al proprio Ente Affiliante (EPS, FSN o DSA) per l’invio ufficiale dei documenti;

  • farsi assistere da consulenti esperti per una verifica dello statuto e della posizione complessiva dell’ente.


Cosa rischia chi non adempie


Il mancato aggiornamento della propria posizione RASD entro la scadenza del 31 agosto 2025 può determinare:

  • sospensione dell’iscrizione al Registro;

  • esclusione da bandi pubblici o convenzioni;

  • perdita delle agevolazioni IVA, IRES e IMU;

  • difficoltà nell’inquadramento dei collaboratori sportivi.


Conclusioni: un controllo necessario per non perdere tutto.


Questo aggiornamento è un passaggio determinante per la vita di ogni ASD e SSD. Il consiglio è di non aspettare l’ultimo momento: avviare sin da ora una revisione statutaria (se non già effettuata) e una verifica completa della propria posizione RASD può fare la differenza tra continuare a operare regolarmente o essere estromessi dal sistema sportivo dilettantistico riconosciuto.


Lo staff di ASI Sport Fisco, con il suo sportello e FAQ dedicato al mondo dello sport, è a disposizione per affiancare le realtà sportive in questo importante percorso di adeguamento e messa in regola.

Dott. Luca Mattonai

Tributarista esperto in SSD

 
 
 

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